Isole controcorrente, al Teatro Akropolis di Sestri Ponente, recensione di Daniela Domenici

foto di chi scrive

Ho appena avuto il piacere di assistere e applaudire, nella matinèe dedicata alle scuole, allo spettacolo “Isole controcorrente. Ursula e Ada: donne tra Ventotene e l’Europa”, testo di Andrea Begnini, musiche di Claudia Pisani e regia di Antonio Tancredi che ha magicamente diretto, con la sua consueta empatia e attenzione, le due protagoniste, Anna Giusto nel ruolo di Ursula Hirschman ed Edda Marrone in quello di Ada Rossi, due delle più importanti Madri dell’Europa.

Complimenti a entrambe perché sono state davvero molto brave nel dar voce e corpo a queste due donne straordinarie che, purtroppo, non trovano molto spazio nei libri di storia e che, invece, dovremmo ringraziare per il coraggio e la tenacia che hanno avuto, sin dal lontano 1941, nel perseguire il loro sogno di un’Europa unita e libera da ogni conflitto.

Begnini ha immaginato che le due donne si incontrino sul traghetto che le porta dall’isola di Ventotene, dov’è confinato il marito di Ada, Ernesto Rossi, un politico antifascista, e anche quello di Ursula, Eugenio Colorni, a Gaeta. Durante il viaggio ognuna di loro, goccia a goccia, si racconta e si fa conoscere fino allo splendido momento di controcanto finale a due voci incentrato sul Manifesto di Ventotene: complimenti!

Il regista Tancredi ha voluto fare un ampio incipit prima dello spettacolo per le classi e le/i docenti presenti e anche una prolusione finale davvero molto dettagliata e intensa: grazie di vero cuore!