“Sera” di Adele Libero
Chiara e opaca la sera,
senza luna, a lei appartengono
i lampioni spenti, gli ubriachi
in giro senza mai fortuna,
il molo con pescatori stanchi.
S’incammina restio
anche il mio cuore,
rimestando le ore del giorno,
i baci dati e presi,
le paure, i suoi capelli
nella mia maglia blu.
E’ troppo bella e ingenua,
io penso, mentre raccolgo
le somme del mio tempo.
Ma lei racconta l’anima,
la vita, e pura innalza le parole,
sottraendole al destino.
grande, grandissima Adele!!!!!!!!!
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Il mio eccellente oggi l’ho dato ad Adele per la poesia che evoca lontani ricordi di quando insieme alle altre amiche nelle aule dell’Humaniter “poetavamo”. Ma l’eccellente è anche Per Mimmo Martinucci che nella sua approfondita chiave di lettura ha creato “Poesia”.
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Ha un sottile sottofondo di malinconia questa tua sera dai risvolti nebbiosi, ha un tocco poetico particolare … si lascia leggere con dolcezza
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Ringrazio per i commenti graditi, in particolar modo quello di Martinucci che ha fatto un’analisi testuale molto approfondita. Grazie davvero.
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Ciao Adele, io non sono in grado di analizzare i tuoi versi come Mimmo, ma posso dirti che sono bellissimi, ha il suo fascino la sera che ti avvolge con la sua penombra riposante e ti svuota la mente mostrando tutte le pieghe leggendoti il racconto della vita.
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Questi versi della Libero rispecchiano uno stato profondo di incertezze, di contraddizioni, di desideri non soddisfatti e mai sopiti del tutto.
Gli ossimori assurgono a pennellate grigie sulla tela della vita:
“Chiara e opaca la sera,
senza luna, “
Quel “Chiara” ha quasi insito un desiderio, ma “opaca” ne smorza i tratti, richiamando alla realtà. Continua la Libero ad analizzare con tristezza:
“a lei appartengono
i lampioni spenti, gli ubriachi
in giro senza mai fortuna,
il molo con pescatori stanchi.”
In questo quadro di grigiore della realtà (i lampioni spenti) e di un’umanità senza speranza (gli ubriachi in giro senza mai fortuna, il molo con pescatori stanchi) Adele Libero, cessa di guardare fuori ed inizia un processo di introspezione:
“S’incammina restio
anche il mio cuore,
rimestando le ore del giorno,
i baci dati e presi,
le paure, i suoi capelli
nella mia maglia blu.”
Non solo malinconia, ma anche rimpianti. Delicato ricordo nell’immagine de:
“….i suoi capelli
nella mia maglia blu.”
Segue un’analisi della vita, non senza un vuoto o un tempo che poteva essere e che non è stato e non è. Ma la sera “racconta l’anima, la vita …” e subentra nella Poetessa il senso di una realtà ineluttabile, fatta da noi stessi che, con le nostre azioni, spesso sottraiamo al destino percorsi differenti.
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In una vivace cornice di vita notturna c’è lo stupendo pensiero della purezza di un ricordo….
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