“Un angolo di Terronia in terra di Toscana” di Daniela Domenici
Come molt* di voi ormai sanno in me convivono perfettamente due anime, quella sicula e quella toscana; la prima delle due, percentualmente parlando, in termini di numero di anni trascorsi in Sicilia, è maggiore, 35 contro i 21 in terra di Toscana.
Questo incipit era necessario per arrivare a dichiarare quanto segue:
– Ho capito qual è uno dei motivi per i quali sto tanto bene nella scuola media in cui mi hanno dato l’incarico fino alla fine dell’anno scolastico: una predominanza di “terroni e terrone”, tra cui mi metto anche io, sia tra il personale docente che tra quello non: campan*, pugliesi, calabresi, sicul*. Ne consegue che il calore, l’accoglienza, la simpatia che è nel “nostro” DNA fa sì che l’ambiente lavorativo si trasformi in un luogo in cui faccia piacere soggiornare. E lo dice una, la sottoscritta, che conosce bene anche l’altra faccia della medaglia, la “toscanità”, e che può essere quindi molto oggettiva in questa disamina (Malaparte docet…).
– In questi ultimi due giorni, poi, casualmente, sono arrivate nella nostra scuola, una per una supplenza e un’altra per una presentazione, due colleghe docenti che appena hanno aperto bocca mi hanno fatto arrivare la musicalità della lingua siciliana; ho chiesto loro di dove fossero originarie, una di Modica e una di Ragusa… le vocali larghe, la “calata” tipica…la mia anima sicula ha esultato e l’empatia è stata immediata e istintiva.
– Mio marito, poi, continua la sua opera di “sicilianizzazione” dei suoi amici fiorentini sempre più convinto che la lingua siciliana sia international, che non abbia bisogno di traduzione.
Insomma la mia scuola è uno splendido angolo di Terronia in terra di Toscana grazie a tutto il personale, docente e non, che proviene da quella parte del nostro Paese dove la Cultura ha visto la luce (avete presente la Magna Grecia?); un esempio a caso, il Dolce Stil Novo nato alla corte di Palermo poi “sbandierato” come fenomeno culturale fiorentino…
P.S naturalmente i motivi per cui sono felice di essere in questa scuola sono anche molti altri…
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grazie,da fiorentina hai capito e percepito quanta malinconia e rabbia proviamo noi TERRONI vivendo ,non per scelta ,ma per esigenza lontano dalla nostra regione e nonostante tutto abbiamo sempre un sorriso per tutti soprattutto quando si tratta di bambini,di qualsiasi nazionalità loro siano….noi regaliamo solo allegria e calore…….
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grazie carissima, volevo proprio dire questo, tvb 🙂
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Insegni a Firenze? Io sono lucana.. 😉 Conosco bene la Sicilia e la Toscana.. e ho il “terrore” che sia possibile che io conosca anche una delle tue colleghe.. anche se è altamente improbabile.. visto che la mia conoscenza dovrebbe insegnare alle superiori. 🙂
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