“La spiaggia di quarzo” di Anna Maria Falchi, Guanda editore, recensione di Daniela Domenici
Quasi tre anni dopo averla “incontrata” virtualmente nella sua opera d’esordio
mi sono immersa e mi sono lasciata ammaliare dal suo secondo libro che ancora una volta è, come ho scritto nella mia precedente recensione, un appassionato inno d’amore, che condivido totalmente, per la Sardegna, i suoi paesaggi, i suoi colori e i suoi profumi, la sua gente.
La protagonista di questa seconda opera di Anna Maria Falchi, mia concittadina, è un’adolescente, Alessia, una quattordicenne della cui vita l’autrice ci racconta un momento topico, di svolta, di cambiamento, un’estate, trascorsa su una meravigliosa spiaggia di quarzo, che fa da netto spartiacque, sia a livello psicologico che fisico, grazie anche alla presenza, importante, di alcune amiche e amici, Mariella, Serena ed Elia in particolare, ma, soprattutto, dell’amatissimo padre, anzi “babbo” come viene chiamato in Sardegna (e anche a Firenze…), che è il punto di riferimento fondamentale per Alessia.
Straordinariamente brava Falchi nelle descrizioni dei luoghi in cui si svolge la storia, un angolo della Sardegna occidentale, e ancora di più nella caratterizzazione psicologica e fisica dei vari protagonisti, anche grazie ai dialoghi sempre ad hoc, che ce li fa visualizzare perfettamente come se anche noi fossimo su quella spiaggia di quarzo insieme a loro.
Una bella recensione! Antonella, complimenti!
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