Il carcere e la sottoscritta, di Daniela Domenici
“Voci dal carcere” è, in ordine cronologico, la mia seconda opera che ho scritto subito dopo aver bruscamente e dolorosamente concluso, non per mia volontà, l’esperienza di volontaria in un carcere siciliano.
Ma nonostante questo il mondo del carcere è sempre rimasto nel mio cuore e tra i miei interessi; per questo ho creato l’angolo del carcere anche in questo mio sito.
In quei due anni di volontariato con mio marito dento quel carcere abbiamo, naturalmente, conosciuto tante persone detenute alcune delle quali hanno continuato a scrivermi anche dopo. Nel frattempo scrivevo anche ad altre persone detenute in varie carceri italiane.
Questo incipit per dire che mi ha emozionato poco fa sapere che uno di loro ha scritto e pubblicato un libro sull’Asinara e desidera che lo legga e ne parli con una mia recensione, ha incaricato un volontario di farmi avere questo libro che ha percorso tante vie, ha fatto tanta strada e attraversato tanti mari (non in senso metaforico ma vero) per arrivare fino a lui e spero presto anche a me.
In questi cinque anni qui a Firenze e a Scandicci più di una volta mi è venuto il desiderio di tornare ad avere l’art.17 per poter entrare a Sollicciano e provare a fare qualcosa di buono anche qui a distanza di sei anni da quell’esperienza indimenticabile di cui parlo ancora oggi quando capita, chissà se ce la farò.
Intanto aspetto il libro di questo amico, condannato all’ergastolo, con cui intrattenevo una corrispondenza cartacea all’epoca e che ho anche conosciuto de visu una sola volta insieme a mio marito in un carcere calabrese.
https://danielaedintorni.com/2011/08/14/io-e-il-carcere/
