donne e letteratura, primati e curiosità, di Ester Rizzo

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Nell’antichità, la Principessa En Hedu’Anna si può considerare nella storia della letteratura mondiale, il primo essere umano ad aver scritto in prima persona, utilizzando l’io narrante e nominando se stessa nei suoi scritti.

Sulpicia invece fu la prima poetessa romana di chiara fama e di cui sono arrivati fino a noi alcuni suoi componimenti. Nata intorno al 106 in una famiglia aristocratica, poté frequentare gli ambienti intellettuali dell’epoca. Le sue opere sono contenute nel “Corpus Tibullianum” e proprio per questo molti dubitarono della sua stessa esistenza, ma oggi gli studiosi concordano sulla maternità  delle sue elegie.

Metrodora fu la prima scrittrice medica, autrice del più antico testo di medicina scritto da una donna: “Sulle malattie e sulle cure delle donne”

In Italia, considerando i primati delle donne letterate, ricordiamo Giulia Bigolina che fu la prima a scrivere un romanzo. Nata intorno al 1518 fu un’esponente della vita intellettuale padovana, in contatto con Pietro Aretino e molti intellettuali di quel tempo.

Ersilia Caetani Lovatelli fu la prima ad essere ammessa all’Accademia dei Lincei nel 1879 mentre Caterina Franceschi Ferrucci  fu la prima ad essere ammessa all’Accademia della Crusca nel 1871, ed Ada Negri la prima ad essere ammessa all’Accademia d’Italia nel 1940. Caterina Franceschi Ferrucci nacque a Narni nel 1803 e morì a Firenze nel 1887, aderì, con alcuni scritti, al moto rivoluzionario del 1831. Nel 1847 pubblicò il volume “Della educazione morale della donna italiana” in cui affrontò il tema dell’istruzione femminile sostenendo che dovevano essere le madri ad assumersi l’onere di educare la prole e non la scuola clericale. Caterina prima di sposarsi “impose” al futuro marito la condizione di “lasciarle pienissima libertà di studio” fondò anche un istituto laico per l’educazione femminile. Sua figlia Rosa, da lei spronata,tenne corsi di alfabetizzazione per le donne del popolo. La lapide dove le sue spoglie mortali riposano così recita:” Donna per ingegno e virtù rara in ogni tempo/ quasi unica nel nostro”

Carolina Invernizio viene invece definita la prima bestsellerista dell’Italia unita. Nata a Voghera nel 1851 è stata una tra le più popolari autrici di romanzi d’appendice. Venne definita da Gramsci “onesta gallina della letteratura popolare”.

Tra le scrittrici francesi, un primato curioso spetta a Colette la prima donna nella storia della repubblica francese ad aver avuto i funerali di stato. Nata a Saint-Sauver , minuscolo e sonnolento borgo della Provenza, nel 1873, il suo vero nome era Sidonie  Gabrielle Colette.Fu una bimba precoce, già a cinque anni” saccheggiava”  la ricca biblioteca della casa in cui abitava, passando le giornate a leggere.Si sposò con un avventuriero ed iniziò a scrivere per il marito: lei scriveva e lui firmava. Solo dopo vent’anni si riapproprierà della maternità di quei suoi scritti, quando diventerà una scrittrice di professione. Anche se la Chiesa le negò il funerale cattolico a causa della sua condotta scandalosa in vita, per il suo ultimo saluto sfilò una folla di seimila parigini.

Altra scrittrice francese con un primato è Marguerite Yourcenar la prima donna ad essere ammessa all’Accademia di Francia. Il suo vero nome era Marguerite Crayencur e Yourcenaur altro non era che l’anagramma del suo vero cognome. Nata a Bruxelles nel 1908 ci ha lasciato bellissimi romanzi. Indimenticabili ”per la precisione delle ricostruzioni storiche e la spontaneità della narrazione”.“Memorie di Adriano” è sicuramente il più conosciuto, dove Adriano rappresenta l’uomo di ogni tempo alla ricerca dell’equilibrio tra verità e felicità, tra impegno ed intelligenza.

La prima romanziera armena si chiamava Srpouhi Dussap. Nata nel 1840 a Costantinopli è stata una scrittrice femminista. Sposata con un musicista francese, Dussap appunto, gestì un importante salotto letterario dell’epoca. Si prodigò, anche con il proprio patrimonio, per garantire l’istruzione alle donne. Il suo primo romanzo “Mayda” mette  in evidenza le discriminazioni di genere. Fu un esempio che altre scrittrici e giornaliste armene seguirono.

Un primato recente spetta a Carol Ann Duffy, la prima donna in 341 anni di storia a diventare, nel 2009, poetessa ufficiale del Regno Unito, mentre Ruth Padel  sempre nel 2009, è stata la prima donna ad ottenere una cattedra di Poesia all’Università di Oxford, dopo trecento anni di attribuzioni al maschile.

Carol Ann Duffy è nata nel 1955 a Glasgow. Con la sua poesia ha dato voce alle figure ai margini della società, agli immigrati, ai criminali, alle prostitute, a tutti coloro che vivono con un disagio fisico o psichico. E’ anche giornalista, drammaturga, critica letteraria ed ha scritto libri illustrati per l’infanzia. Attualmente vive a Manchester ed è Direttrice Creativa del Dipartimento di Scrittura della Manchester Metropolitan University.

Lucy Maud Montgomery è stata la prima donna canadese ad essere inserita nella British Royal Society of Arts e nominata Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico. Nata nel 1874, scrittrice di numerosi libri dell’infanzia tra cui “Anna dai capelli rossi”, libro che ha avuto grande successo con cinquanta milioni di copie vendute e la traduzione in venti lingue.

Adele Zamudio fu una poetessa boliviana ed il suo primato è quello di avere fondato, nel 1911, la prima scuola di pittura femminile della sua nazione. Nata nel 1854 molti la conoscono con lo pseudonimo di Soledad. Anche lei si dilettava di pittura ma la maggior parte delle sue opere è andata perduta. Adele fu tra le pioniere del movimento femminista boliviano. Nei suoi scritti trattò temi sociali scottanti: il divorzio, il matrimonio civile e la separazione dei poteri tra lo stato e la chiesa. In Bolivia l’undici ottobre, il giorno della sua nascita, è stato proclamato in suo onore, il “Giorno delle donne”.

Spostandoci in un’altra parte del mondo, troviamo altre donne e altri primati. Maryana bint Fathallah bin Nasrallah Marrash fu sia la prima donna siriana a pubblicare una raccolta di poesie, sia la prima a scrivere sui quotidiani arabi. Era nata nel 1848 ad Aleppo da un’antica famiglia di mercanti molto colti e dediti alla letteratura. Il padre aveva addirittura creato una grande biblioteca privata affinché Maryana e i suoi due fratelli potessero acquisire un’istruzione variegata e completa. In tanti suoi articoli, la scrittrice criticava la condizione soprattutto di ignoranza in cui erano costrette a vivere le donne arabe e le spronava ad istruirsi e ad aggiornarsi per potere esprimere le proprie opinioni.

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Un primato del nostro contemporaneo è quello di Ruqaya Fawziya, la prima donna, nel 2015, a vendere libri per le strade di Baghdad. La sua bancarella si trova in Al-Mutanabbi Street, una piccola via pedonale al centro della capitale irachena, Ruqaya ha scelto quel posto perché proprio lì, nel 2007,ci fu un terribile attentato dei fondamentalisti islamici, in cui persero la vita ventisette persone, più di cento rimasero feriti e tantissimi libri andarono distrutti. In un’intervista ha dichiarato di non avere mai subìto molestie pur essendo l’unica donna libraia ma “a volte la gente mi guarda con sorpresa perché non è abituata a vedere una donna che vende libri per strada”.

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