chi è Wanda Diaz Merced, l’astronoma che ascolta le stelle, di Francesca Malavasi
Wanda Díaz-Merced, l’astrofisica che ascolta le stelle – Lo Sbagliato
È fin da quando è una bambina, quando insieme alla sorella desiderava visitare galassie lontane a bordo di una navicella spaziale, che Wanda desidera sondare ed esplorare il cielo. Per questo inizia a studiare Fisica all’Università del Porto Rico, ma nel pieno dei suoi studi, a vent’anni, perde la vista a causa di una retinopatia diabetica.
Nel campo in cui lavora consultare grafici è fondamentale, perché è in questo modo che gli astrofisici studiano la luce emessa dai lampi gamma (GBR), gli eventi più energetici dell’universo.
ESPLOSIONI DAI MAGNETI PIÙ POTENTI DEL COSMO
Alcuni tra i lampi gamma hanno origine dalle magnetar, stelle di neutroni il cui campo magnetico è trecentomila miliardi di volte quello della Terra. Una magnetar nasce a partire da una supernova: nel momento in cui la parte interna della supernova collassa sotto il suo stesso peso, la stella inizia a ruotare sempre più velocemente, aumentando notevolmente il suo campo magnetico e attirando la materia circostante verso il suo centro. Parte dell’energia generata dalla rotazione viene ceduta alla materia così che il campo magnetico continui a crescere: la supernova, che ormai si è trasformata in una in una magnetar, nel momento di massima energia dell’esplosione è rilevata come lampo gamma. Nonostante la portata dell’energia che rilascia, non è possibile osservare un evento del genere ad occhio nudo, ed è per questo che gli scienziati traducono queste potentissime esplosioni in grafici di cui possono osservare l’andamento.
LA SONIFICAZIONE, COME SENTIRE LE STELLE
Quando Wanda diventa cieca si trova a sperimentare in prima persona quanto sia debilitante per uno scienziato perdere il senso di cui la quasi totalità delle osservazioni e rilevazioni necessitano. La scienza si basa sull’osservazione dei fenomeni che ci circondano, per questo procedere senza vista può risultare profondamente innaturale a un primo impatto. Ma Wanda non si scoraggia tanto facilmente, e per continuare a seguire la sua passione trova un nuovo modo per osservare le stelle. Nota che la curva che descrive l’intensità dell’esplosione dei lampi gamma nel tempo altro non è che una conversione dei numeri in una traccia visiva: gli stessi numeri possono quindi essere riconvertiti in suoni. Questo processo, chiamato sonificazione, ha permesso a Wanda di approcciarsi alle sue ricerche in modo completamente rivoluzionario, e anche gli astronomi vedenti hanno iniziato ad utilizzarlo per poter ricavare più informazioni sui dati che studiano, andando ad analizzarli da un punto di vista nuovo e diverso. Attualmente Wanda lavora in Sudafrica, portando avanti i suoi studi per rendere l’astrofisica una disciplina più inclusiva.