Umanità (in ospedale) di Adele Libero
Appesa a un filo questa
umanità, qui chi telefona,
chi si spoglia di tutto:
pensieri, soldi, amici,
ora si è soli, qui, con il
destino da affrontare, soli.
A muso duro, spesso,
o rassegnati, con l’anima
di chi ha già pagato.
E manichini ci muoviamo,
qui, accantonando le nostre
presunzioni. Incerti
ci sentiamo, qui, come
bambini.
Speranze del domani? Si,
appoggiate ai verdi
comodini.
Grazie a tutti degli splendidi commenti, davvero, mi commuovono!
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🙂
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La riflessione sul senso della vita, quando il bianco intorno sembra adombrare il nero della notte. E si diventa più piccoli, più deboli, più umani….
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Delicatissime queste tue parole!
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Può un momento nella vita far cambiare rotta a questa Umanità che sempre corre in cerca di danaro? Io penso proprio di si e quando arriva il momento che ti senti solo, allora capisci ancor più che tutto quello che hai accumulato, la mancanza di rispetto per il prossimo, l’essere superbo, non è poi quello che vuole l’Umanità. Ma c’è bisogno di rimanere soli e di finire in ospedale per capire questo ? .Io penso che Dio ci ha dotato di capacità non indifferenti e quindi è arrivato il momento di sfruttare e vivere al meglio questa vita che è un passaggio da condividere mano nella mano con i nostri fratelli, Brava Adele per questa tua lirica . “.. Speranze del domani? Si,”<3<3<3
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Si è soli molte volte nella vita, ovunque si guardi si trovano delle speranze perdute da qualcuno.
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di grande sensibilità-
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