Puerto Madero: un omaggio alle donne argentine di Bridget Gleeson, da me tradotto e rielaborato

 

Il quartiere più nuovo di Buenos Aires, lo sviluppo architetturale moderno di Puerto Madero costruito sugli “old docks” della città, rende omaggio alle grandi donne argentine dalle attiviste alle politiche fino a una principessa Mapuche che lottò per i diritti degli indigeni.

Puente de La Mujer (ponte della donna)

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Per i pedoni che entrano nel quartiere dl centro la prima impressione di Puerto Madero è dominata da un impressionante ponte pedonale a sbalzo che si estende nel dock 3. Bianco brillante e asimmetrico è un moderno “landmark” completato nel 1991 dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava che ha dichiarto che il suo disegno è stato inspirato dalla forma di una coppia mentre balla il tango. Il ponte, chiamato Puente de La Mujer, è un ingresso appropriato nel quartiere che onora la storia delle donne in Argentina.

Rispetto su una targa stradale

Guardate le targhe stradali: sono speciali a Puerto Madero. Mentre le strade dovunque a Buenos Aires sono intitolate a grandi liberatori, generali, scrittori, filosofi sudamericani e argentini, quasi completamente uomini, naturalmente, questi quartieri sono intitolati ad alcune delle più notevoli donne della storia argentina.

Tra queste ci sono figure di spicco come Alicia Moreau de Justo (1885 – 1986), una leggendaria attivista per i diritti umani, femminista e politica. Era anche una medica e quando ricevette un invito a una conferenza medica negli Stati Uniti nel 1919 è rimasta famosa per aver attraversato le Ande su un mulo così da poter salire sulla nave a Santiago del Cile e andare in Nord America. Visse 101 anni. Chiaramente questa è una donna che merita una strada a suo nome.

Altre strade del quartiere sono intitolate a donne come la celebre educatrice Rosario Vera Peñaloza (1873-1950) e Azucena Villaflor (1924-1977), un’attivista sociale molto importante che fu una delle fondatrici della Madres of Plaza de Mayo.

Un altro quartiere rende omaggio a Aimé Painé (1943-1987), un’attivista e una cantante folk che rappresenta il gruppo indigeno Mapuche, gli originari abitanti di molte delle terre ora chiamate Cile e Argentina.

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