“Donna e lavoro – Crisi n°3” di Adele Libero
Raccontami donna,
di quando filavi
e zitta subivi,
le angherie maschili.
Raccontami donna,
di tempi migliori,
col camice blu
in fabbrica andavi,
uno stipendio ricevevi
scalando la vita.
E poi finalmente,
istruita e di cuore
un’impresa creavi
soltanto per te.
Il tempo passava
lambendo la vita,
prendendosi gli anni
cosiddetti migliori.
E or che c’è crisi,
la prima ad uscire,
senza mai protestare,
sei ancor una volta te.
Ritorni a servire,
famiglia e marito,
stipata nell’angolo
più inutile della casa.
C’è sempre una vena di pessimismo e di… vittimismo nei versi della Libero, ma non sempre può e deve essere attribuita la colpa dei maschi… Le crisi si subiscono inizialmente e poi si superano ognuno in campi diversi. Ed insieme.
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