“Vite sospese” di Adele Libero

 Freddo indicibile, buio pesto,

secondo molti, ancora

non ho testa.

Da embrione, lo so,

dovrei esser materia,

e basta.

Invece ho scintilla,

di vita, chiusa,

isolata,

soffocata.

Da anni non esisto,

crioconservato in fretta,

non ho diritti,

voce strozzata, anche se urlo,

non serve.

Domani, qualcuno,

ricordandosi di me,

all’occorrenza,

potrebbe darmi un corpo,

una vita, una mente.

Potrei avere una famiglia,

genitori, amici,

cieli da scavare

terra da pescare.

Ma l’umana conoscenza,

limitata all’apparenza,

s’inganna

affrontando la Vita

al posto di Dio.